8 agosto 2012

Matt dancing fà il giro del mondo

Matt pensava che la sua vita sarebbe trascorsa davanti a un computer ideando nuovi videogame. Nessun budget per il college, niente borse di studio e una passione sconfinata per il viaggio sono la giusta miscela che lo hanno fatto diventare la persona che noi tutti invidiamo. E cosi Matt si licenzia e con i soldi della liquidazione decide di partire. Durante una delle sue tappe,  per scherzo, si fa riprendere mentre "balla" con alle spalle un magnifico panorama. 

Un viaggiatore lo nota, e gli consiglia di ripetere la stessa scena con il luogo clou della meta successiva, "poi li monterai insieme, sarà un ricordo". Matt, per non far preoccupare i suoi, 'posta' ogni cosa, mappe incluse, sulla sua pagina web personale in cui annota, preciso, tutti gli spostamenti. Che non potranno essere molti perché  i soldi sono pochi. Ma ecco l'imprevisto: i blogger notano il sito, si incapricciano della cosa e iniziano a scambiarsi il video del ragazzo. In breve Matt diventa una star di internet. Una marca di gomme da masticare lo contatta chiedendogli se ha intenzione di fare il giro del mondo ripetendo la stessa dinamica delle riprese precedenti.




Certo, risponde Matt, ma chi paga il viaggio? Il chewingum: sarà il suo testimonial. E così il videogame designer inizia il suo viaggio attraverso il globo spostandosi tra i continenti. Ballando il suo ormai celeberrimo passo di danza tra i canali di Venezia, in mezzo alle tartarughe delle Galapagos, sulla Grande Muraglia cinese, vicino ai templi di Efeso, in Turchia, nel deserto del Nevada nella famosa Area 51 e ancora in Antartide, Namibia, Perù, Bolivia... Per terra e anche per mare dove, dotato di muta e respiratore, si muove come al rallentatore mimando la sua coreografia.



Oggi è quasi un divo: un canale televisivo americano l'ha già chiamato come ospite fisso della sua trasmissione dedicata alle star venute da internet, piazzandolo tra i primi 40 di sempre. Lui si dice felice, ansioso di ripartire e pronto a intraprendere nuove sfide. A proposito: ha trent'anni, vive a Seattle, è mancino, e ha scoperto di possedere il Tubercolo di Darwin, un pezzettino extra di cartilagine che gli borda una delle due orecchie. Il suo cognome? Non si sa, non è quello l'importante, l'essenziale è ripartire. Al più presto.


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